Respira… è tempo di volare
Respira…
Respira…
Non c’è nessuno… sono sola… calma…
La palla è al suo posto. Ci arrivo dopo tre figure a terra: due onde e il pivot.
Lì dovrò stare attenta perché la gamba deve reggere, ma… calma… respira… mi sono allenata bene, ce la posso fare. Salto… piroetta e poi a terra e le figure della farfalla. Poi la parte difficile con i salti. Ma ce la faccio, ce la faccio. Ecco. Devo rimanere concentrata non pensare a mamma, papà, a Giulia, a Greta e le mie amiche. Ci sono solo io e la mia anima. La mia anima è un cigno, non una farfalla come dicono tutti. Un cigno che non sente il suo peso, elegante e fiero. Quando mi alleno sono così; quando danzo sono così. Una farfalla è colorata certo, ma in volo è frenetica e io non sono frenetica, non lo sono mai stata lo dice pure mamma.
Respira… i ricordi fanno perdere la concentrazione. Respira…
Mamma… i ricordi… Un giorno riuscirò a gareggiare in una competizione ufficiale, gareggerò per il mio Paese e quando accadrà non dovrò più pensare ai ricordi. Mi alleno per questo, sono nata per questo. Il mio presente è questo.
L’allenatrice dice che nulla mi può fermare quando mi metto una cosa in testa, forse ha ragione, ma non sa quanto ho paura di non riuscire, quanto mi costa sorridere e nascondere la rabbia. L’ho nascosta a Dio per la mia gamba, l’ho nascosta a mamma e papà quando mi hanno detto che avrei perso i capelli, come è successo al quella cantante, prima di dirmi che non avrei più potuto correre.
L’ho nascosta a tutti anche alle mie amiche, tranne che alle mie sorelline. A Giulia e Greta non riesco a nascondere nulla; loro, con i loro occhi, sanno sempre quello che penso, e mi abbracciano quando vedono che sono triste, perché io sono quella di mezzo: il punto d’incontro e di equilibrio delle nostre anime.
Respira… maledizione! Ricaccia dentro le lacrime. Respira… pensa alle figure da fare. Sei una ginnasta. Comportati da ginnasta. Un ricordo solo devi avere: quello delle ore passate a provare, quello degli allenamenti.
Adesso chiudi gli occhi. Saluta tutti. Respira… la pedana è un lago e io sono il cigno che lo abita. Non ho una gamba ma ho ali e corpo e soprattutto sono viva. Sta per partire la musica. Respira… La felicità è fare quello per cui si è nati ed io sono nata per questo. Sì! Sono nata per questo.
Eccola la musica… Respira… dai Giorgia, DAI è il momento di volare!
Da un articolo di Claudio Arrigoni (Corriere della sera – Buone Notizie L’impresa del Bene del 05 settembre 2018) Giorgia, la farfalla senza un’ala: «Ma sono ancora una ginnasta»
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