L’amore di un padre e il talento di una figlia

Sostenere un figlio nelle sue scelte è il compito difficile di chi è genitore

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L’amore di un padre che riconosce il talento della figlia e cerca di aiutarla a crescere e a trovare la sua strada perdendo magari la propria.

Piove! L’ombrello inizia a pesare come pesa il rumore delle gocce sulla tela. Dai, guardiamoci un po’. Non ti viene da sorridere. Ma dove siamo? In quale parte d’Italia? A fare cosa? Non ce la faccio, dai è buffissimo.

Lei è lì è felice, la vedi?

Ti ricordi quando le regalavamo le bambole o i trucchi o le spazzole? Che ridicola che era con i suoi capelli tagliati male che guardava quei regali come fossero oggetti di un altro pianeta. Dai ti ricordi? “Glassie” e poi li riponeva ordinati nello scatolone della sua stanza.

E quando ballava davanti al televisore? “Io sono una barillina”. Era impossibile non ridere di lei. E adesso siamo noi che facciamo ridere. Io in particolare con questo ombrello rosa a pois verdi: una cosa più virile no? Va beh. Lei invece è elegantissima è nata per questo. Vero Carla?

Il rinvio del portiere è lunghissimo. La punta riesce ad intercettare la palla all’altezza della trequarti avversaria. Di testa la mette giù e il centrocampista la lancia veloce, precisa e filtrante verso la porta avversaria. La seconda punta deve solo calciarla a rete. È il primo gol della stagione, il primo gol della squadra nel campionato di Serie C  

 

Pallone Pallone! Gridava solo questo. Te lo ricordi Carla? E via dietro alla palla in ogni posto, in ogni parco, in ogni spiaggia. E ora guardala là.

Ti ricordi di quella volta che tornò piangendo con le ginocchia sbucciate? Com’è che disse? “non volevano passarmi la palla e allora me la sono andata a prendere da sola. Li ho smarcati tutti, ho segnato e mi hanno menato. Stronzi!”

Ma tu non c’eri già più, amore mio! I suoi capelli biondi erano appiccicati e lei era piena solo di rabbia; io non mi sono sentito di avvicinarmi per abbracciarla anche se avrei tanto voluto farlo, anche se magari lei lo avrebbe voluto.

È difficile da solo Carla! Alle volte mi sembra di impazzire. Arianna ed io siamo un controsenso: un padre che cerca di essere anche una madre ed una figlia che fa il calciatore. Anche questo fa ridere vero?

Però Arianna è felice. L’ho seguita e appoggiata in tutto. Non ti somiglia, amore mio. Mi spiace, vorrei che ti somigliasse almeno un po’ per poterti rivedere, ma non è così e Arianna non assomiglia nemmeno a me. È unica ed irripetibile proprio come la volevi tu. Ha un talento pieno e limpido, ma più di tutto ha volontà. Abbiamo girato in lungo e in largo per poter giocare ed era la sua grinta a trascinarmi. Ora ci fermiamo qui, mi auguro e lo auguro a lei che ha bisogno ti certezze e non solo di me. Non è male Macerata: non c’è traffico e la gente è accogliente e schietta. Ti sarebbe piaciuto vivere qui.

Mi manda un bacio a me sotto la pioggia dopo quell’assist bellissimo. Ride e io so che la vedi come io ora vedo te, sotto un cielo piovoso in pomeriggio da qualche parte in Italia a guardare nostra figlia danzare su un prato verde. Ti amo.

GRAZIE A MASSIMILIANO AVALLONE


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La A.S.D. Yfit di Macerata è nata nell’ottobre 2017 proprio per andare incontro alle richieste che da qualche tempo vanno aumentando da parte delle bambine/giovani atlete. Nonostante la breve storia, la YFIT, tra le 30 atlete – tra i 6 e i 16 anni – iscritte tutte già molto motivate. La Yfit fa parte della FIGC ed il sogno dichiarato del Presidente Massimiliano Avallone  è l’iscrizione al campionato di Serie C, già dalla prossima stagione.

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